Giornata mondiale del vivere insieme in pace

Il piano umanitario che ci vede esprimere solidarietà alle vittime della guerra non è separato dal piano economico che chiede attenzione per le imprese della nostra filiera e ci vede impegnati quotidianamente nell’affrontare le difficoltà.

Il periodo post-pandemico, successivo al blocco di intere filiere produttive ha portato ad un incremento di costi di materie prime e logistiche che poi con la guerra in Ucraina si è notevolmente moltiplicato.

Mentre il settore crocieristico mostra la sua spettacolare ripresa (nel porto di La Spezia ci sono tre navi da crociera, non accadeva dalla primavera 2019), il traffico marittimo è in tilt, i container bloccati in alcuni porti a causa ancora dei lockdown con tutte le ricadute a catena sulla trasportistica su nave sulla via della Seta.

E’ per questo motivo, oggi come in passato, che vogliamo esprimere la nostra solidarietà a tutta la filiera di cui facciamo parte: quei costi e quelle difficoltà le viviamo tutti i giorni sulla nostra pelle e ci sforziamo costantemente di superare i problemi per servire i nostri clienti.

L’emergenza in Ucraina, oltre a generare la crisi di rifugiati in più rapida crescita dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi, mette a rischio la vita di 7 milioni e mezzo di bambini rifugiati e migranti e fa tristemente notizia per violenze, abusi e sfruttamento: dimostra inequivocabilmente che non esiste mai un solo piano delle cose!

<<Non esiste il piano umanitario separato da quello che vede le nostre imprese pagare un prezzo per l’instabilità che ne deriva. E dichiararlo non significa essere meno sensibili per le sofferenze delle vittime ma al contrario, non smettere di sostenere un mondo più equo, pacifico e sostenibile come impresa, consapevoli che non c’è separazione tra vita e lavoro, tra la crisi in Ucraina e le difficoltà della nostra filiera, tra la ricerca della pace nel mondo e un business fiorente>>.

<<Quando abbiamo avviato il nostro percorso di sostenibilità lo abbiamo fatto per questo, perché gli obiettivi di Agenda 2030 non sono solo per gli essere umani senza considerare le imprese: non esiste questa differenza, gli essere umani lavorano nelle imprese e la sera tornano a casa dai figli per i quali vogliono un mondo migliore>>

L’obiettivo 16 mira ad ottenere società pacifiche e inclusive riducendo tutte le forme di violenza, tortura e criminalità organizzata. Ed è perfetto richiamarlo oggi, nella Giornata mondiale del vivere insieme in pace, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per promuovere la vita in pace attraverso la coesistenza armonica senza distinzioni tra nazionalità, genere, lingua o religione tra paesi. Invitare gli stati membri alla riconciliazione significa contribuire a garantire la pace e lo sviluppo sostenibile. 

Non vi diremo quale iniziativa sosterremo in questa occasione, ognuno può vedere da sé quanto gli aspetti umanitari, di sostenibilità e di business vadano insieme.

Noi continueremo nel nostro impegno per la sostenibilità, continueremo a sostenere gli operatori di pace e continueremo a fare bene il nostro lavoro al servizio dei nostri clienti.

Tutti gli obiettivi impattati dall’iniziativa sostenuta

Non vi diremo quale iniziativa sosterremo ma possiamo dirvi quale impatto ha sui diversi obiettivi di Agenda 2030: 

  • obiettivo 16 in generale, promuovendo società pacifiche ed inclusive ai fini dello sviluppo sostenibile, nonché fornire l’accesso universale alla giustizia costruendo istituzioni responsabili ed efficaci a tutti i livelli. (traguardo 11.b); 
  • obiettivo 1, fornendo mezzi adeguati e affidabili per i paesi in via di sviluppo e attuando programmi e politiche per porre fine alla povertà in tutte le sue forme (traguardo 1.a);
  • obiettivo 3, garantendo l’accesso ai servizi essenziali di assistenza sanitaria di qualità e l’accesso sicuro, efficace, di qualità per tutti (3.8);
  • obiettivo 4, nella misura in cui fornisce un’educazione di qualità, il completamento dell’educazione primaria e accesso a conoscenze e competenze necessarie a promuovere uno stile di vita sostenibile e di pari passo ad aumentare la presenza di insegnanti qualificati per la loro attività di formazione nei paesi di arrivo dei rifugiati (traguardo 4.1,  4.7 e 4.c );
  • obiettivo 6, favorendo l’accesso ad impianti sanitari  e igienici adeguati ed equi per tutti, prestando attenzione ai bisogni di donne e bambini e a chi si trova in situazioni di vulnerabilità (traguardo 6.2);
  • obiettivo 17, rafforzando gli strumenti di attuazione attraverso partner e servizi integrati sul territorio e mobilitando ulteriori risorse economiche per i paesi in via di sviluppo da più fonti (traguardo 17.1 e 17.3).

Il nostro programma per la sostenibilità è visibile sul nostro sito all’indirizzo: https://www.cimminotessile.com/programma-per-la-sostenibilita/, contattaci oppure vieni a trovarci in fiera a EXPOdetergo, Milano, ottobre ‘22

 

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