Il rilancio del tessile passa attraverso la ricerca e lo sviluppo per l’innovazione

Prosegue con regolarità il programma di ricerca sui tessili innovativi e il riuso di fibre naturali come il cotone per migliorare la sostenibilità del settore e limitare l'impatto sull'ambiente (non solo).

Un anno fa abbiamo raccolto con orgoglio la sfida per il rilancio sostenibile del tessile attraverso una sinergia con l’università di Roma “Foro Italico” e l’applicazione di tecniche fotocatalitiche che consentono la rigenerazione dei tessuti convenzionali in uso per mezzo dell’azione della luce.

A livello europeo, lo scorso marzo, la Commissione europea ha scelto di adottare una strategia in materia di tessile sostenibile che coinvolge non solo i produttori dei tessuti, ma anche i processi di colorazione e le lavanderie industriali estendendo così la loro responsabilità.

L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare entro il 2030 ad avere sul mercato dell’UE prodotti tessili durevoli e riciclabili, costituiti prevalentemente da fibre riciclate, non dannose, e realizzati nel rispetto dei diritti sociali e dell’ambiente.

Il programma di ricerca, attualmente in un fase di test, risponde a questo impegno muovendosi su diversi fronti: da un lato mira a ottenere materiali con prestazioni migliori in termini di durabilità e riutilizzabilità e dall’altro a razionalizzare i consumi (in particolare energia ed acqua).

Come ci racconta la dott.ssa Giusy Lofrano, nel corso di un’intervista, l’impatto dei risultati sull’intera filiera del settore tessile sarà evidentemente significativo; la ricerca incide sui sistemi di produzione e consumo invertendo le tendenze in atto, dannose sia per l’ambiente che per il benessere della collettività, e incentivando l’affermazione di modelli di produzione e consumo compatibili. 

<<Lo sviluppo sostenibile del settore tessile include il riuso delle fibre e l’ottimizzazione delle acque di processo mediante appropriati trattamenti che ne consentano, ove possibile, il riutilizzo ma anche la promozione di detergenti ecocompatibili nelle lavanderie industriali. Gli studi avviati con l’Università affrontano queste sfide con l’approccio multidisciplinare necessario alla risoluzione di problemi complessi come quelli descritti>>  ha dichiarato Letizia Cimmino, Amministratore di Forniture Tessili Cimmino (https://www.cimminotessile.com).

La ricerca triennale che finanziamo impatta su molti degli obiettivi di Agenda 2030:

  • obiettivo 3, con un contributo alla salute per le applicazioni igienico sanitarie; 
  • obiettivo 6 in generale, come contributo alla gestione sostenibile dell’acqua e, in particolare per quanto riguarda l’efficienza nell’utilizzo dell’acqua nel settore tessile (traguardo 6.4);
  • obiettivo 8, che punta ad una maggiore efficienza nel consumo delle risorse scollegando la crescita economica dalla degradazione ambientale (traguardo 8.4);
  • obiettivo 9, che chiede di aumentare la ricerca scientifica finalizzata a soluzioni di sostenibilità (traguardo 9.5);
  • obiettivo 12, in cui si punta a ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso prevenzione, riduzione, riciclo e riutilizzo (traguardo 12.5);
  • obiettivo 15, incrementando le risorse economiche da ogni fonte per preservare e usare in maniera sostenibile la biodiversità (traguardo 15.6).

Scopri tutto iI nostro programma di sostenibilità sul nostro sito, guarda iI video.

NoIa, 7 dicembre 2022