Sostenibilità: l’Italia verso la transizione verde dei porti

Cambiamento climatico e sicurezza energetica nel Mediterraneo: le principali sfide sociali, politiche ed economiche per emanciparsi dal gas russo e favorire la transizione verde dei porti.

Il trasporto marittimo è un vettore essenziale per il commercio europeo collegando le isole dell’UE e le aree periferiche con la terraferma e contribuendo a creare fiorenti hub economici nelle zone costiere e intorno ai porti italiani.

A questo proposito, la “Relazione sull’impatto ambientale del trasporto marittimo europeo”, presentata dall’Agenzia europea dell’ambiente e dall’Agenzia europea per la sicurezza marittima, restituisce per la prima volta un’analisi sull’impatto ambientale di una logistica così imponente.

I dati emersi evidenziano che le navi producono il 13,5% delle emissioni di gas a effetto serra generate dai diversi mezzi di trasporto nell’UE, classificando il trasporto marittimo subito dopo il trasporto stradale (71%) e l’aviazione (14,4%).

Allo scopo di coniugare sicurezza energetica e climatica, lo scorso 18 maggio, la Commissione Europea ha presentato il Piano d’azione REPowerEU, una strategia delineata su due pilastri: la diversificazione delle forniture, in un’ottica di emancipazione energetica dalla Russia, e una più rapida diffusione delle energie rinnovabili in grado di diminuire la domanda europea di gas del 40% entro il 2030.

Tra le principali prospettive d’intervento si segnala la decarbonizzazione del trasporto navale, che, tramite il processo di elettrificazione delle banchine, consente alle navi di connettersi all’energia elettrica durante la sosta in porto, riducendo così le loro emissioni dal funzionamento al minimo, in particolare nel caso si alimentino le imbarcazioni con elettricità proveniente da fonti rinnovabili.

La transizione verde in Italia è resa favorevole dal fatto che gran parte dei porti sono dotati di connessione alla rete ferroviaria nazionale e molti di questi collegamenti risultano essere elettrificati. 

Allo stesso tempo per garantire filiere efficienti occorre fare in modo che queste connessioni siano garantite in tutti i porti principali e con efficienti raccordi alla rete, per ridurre i tempi, così come di infrastrutture logistiche di smistamento nei porti o nell’entroterra.

<<La decarbonizzazione dei porti italiani rappresenta una priorità nella duplice lotta al cambiamento climatico e all’incremento dell’efficienza energetica.

Sarà indispensabile per questo investire su una rete integrata di porti-interporti, come quello di Nola, in modo da rendere più efficiente (in termini di emissioni CO2 ) e competitivo il traffico merci nazionale e internazionale di attraversamento>> ha dichiarato Letizia Cimmino, Amministratore di Forniture Tessili Cimmino (https://www.cimminotessile.com). 

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Nola, 15 settembre 2022